Farina di grillo: approvata in Italia
L’anno 2023 è iniziato con una grande novità, l’approvazione da parte della Commissione europea alla commercializzazione di alimenti prodotti con farina di grillo. L’Autorità dell’Unione Europea per la sicurezza alimentare (l’Efsa), che ha sede in Italia e precisamente a Parma, ha definito sicura la farina di grillo per la produzione degli alimenti più diffusi in Italia, pane, pasta, pizza, biscotti e dolci in genere.
La farina di grillo, a quanto dicono, ha sapore di nocciola e quindi si sposa bene con i dolci e può andar bene anche con i salati. La farina di grillo ha un valore proteico più alto della carne e ha un impatto minore per l’ambiente, sia per l’allevamento che per la produzione.
Farina di grillo: eventi avversi
La farina di grillo è uno degli alimenti, provenienti dagli insetti, più richiesto e apprezzato nel mondo, ma come sanno gli esperti, non è esente da problemi per l’uomo, infatti nella tabella degli alimenti allergizzanti è presente insieme a tutti quelli che già conosciamo. I problemi che potrebbe portare questa farina per l’uomo che accusa attacco allergico, sono uguali agli altri cibi e più diffusi sono eruzione cutanea, problemi respiratori e intestinali.
Farina di grillo: di cosa è fatta
Cosa contiene la farina di grillo? Una domanda retorica, ma giusta.
La farina di grillo contiene la polvere dell’Acheta domesticus che contiene, su 100 grammi di prodotto, una media di oltre 65% di proteine ad alto valore biologico, composte da catene di aminoacidi essenziali, ossia gli aminoacidi che devono essere assunti con la dieta perché non possono essere sintetizzati dal nostro organismo.
Per produrre un chilogrammo di farina ci vogliono migliaia di Aceta domesticus che vengono prima essiccati in forno e successivamente, dopo molte ore, vengono macinati finemente fino ad ottenere la farina.
Farina di grillo e il mondo veg
Adesso che è stata autorizzata la produzione e commercializzazione della farina di grillo, i vegetariani e vegani dovranno stare molto attenti a cosa compreranno e mangeranno, perché questa farina potrebbe essere presente dove prima non erano presenti animali o prodotti da animali. Il pane, la pasta, la pizza e i dolci adesso potrebbero essere fatti con la nuovissimo alimento, quindi bisogna stare attenti a leggere bene gli ingredienti e sopratutto chiedere informazioni nei prodotti freschi.
Considerando che è un prodotto molto costoso, la farina ottenuta dai grilli, non entrerà proprio a gamba tesa nel mercato, ma sarà di nicchia, sarà utilizzata magari nei prodotti Bio, Gluten Free e Proteici.
Nel mondo i vegetariani e i vegani sono aumentati progressivamente negli ultimi anni e di certo non sarà questa farina che bloccherà il trend positivo.
Il mercato alimentare non sarà invaso dai grilli come molti credono, però la scelta di autorizzare questo alimento fa riflettere che la politica europea non punta di certo al veg.