La pasta “incaciata” con il Cavolfiore racchiude tanti bei ricordi avendo origini di un paese alle pendici dell’Etna, Bronte, rinomato per i pistacchi.
La mia nonnina materna era di Bronte e questa pasta oggi voglio condividerla per far rivivere quei sapori semplici, genuini di una volta, quando la nebbia cittadina, lo smog, lo stress, non erano così presenti…
Un semplice primo piatto, senza pretese, che per me, sin da bambina, racchiude dei bei momenti passati nella parte orientale della Sicilia, vicino la mia adorabile nonna.
Lei era bravissima a cucinare, era la maga del buono, semplice, sapore genuino dei cibi.
Rendeva tutto stupendo, anche le verdure a foglia semplicemente bollite, avevano un sapore unico, come unico era l’Amore che io e lei provavamo a vicenda…
La pasta “incaciata” mia nonna la faceva questa quando eravamo in tanti, quando la famiglia intera di riuniva. Ho ben impresso in mente il ricordo di noi nipoti che aiutavamo a portar in tavola i piatti fumanti, e il profumo era inebriante!
Pasta “incaciata” perché la ricetta originale della mia nonnina prevedeva il cacio, infatti la mescolava in pentola con Cavolfiore, Cacio grattugiato, poca Salsa di Pomodoro e poi lei aggiungeva dei piccoli tocchetti di Lardo, e sì era una bomba di bontà!
Io ovviamente l’ho variata un po’, ho fatto la mia rivisitazione senza latticini e grassi animali, onestamente è una bontà anche questa ma potete cimentarvi nella preparazione della originale versione Brontese!
E come tradizione vuole, adesso è la mia mamma, nonché nonna, che la prepara per la famiglia! Il profumo entrando in casa mi ha riportato indietro nel mio meraviglioso passato di bimba!
INGREDIENTI per 4 persone:
320 gr di Linguine di Timilia
500 gr di Cavolfiore (Broccolo verde)
7~8 cucchiai di Salsa di Pomodoro
2 cucchiai di Farina di Mandorle
2 spicchi di Aglio
Sale Rosa dell’ Himalaya q.b
Olio Extravergine di Oliva q.b
Curcuma q.b
PREPARAZIONE:
Riducete in cime il Cavolfiore, lavatele e sbollentatele in abbondante acqua salata.
Una volta cotto il Cavolfiore, nonché Broccolo qui in Sicilia, scolatelo e fatelo ben rosolare in padella con i 2 spicchi di Aglio è un filo di Olio Extravergine di Oliva. Deve fare una leggera crosticina senza bruciarsi, la fiamma non tenetela troppo alta.
Preparate un po’ di sugo, una buona salsa di Pomodoro, fatta in estate e conservata o una Bio Siciliana, vi servirà alla fine.
Cucinate la Pasta nell’acqua di cottura del Cavolfiore.
Scolatela, mettendo da parte un po’ di brodo, rimettetela nella pentola.
Adesso è il momento di unire alla pasta, il Cavolfiore, qualche cucchiaio di Salsa di Pomodoro, non troppa, deve servire solo per donare un bel colore, la Farina di Mandorle, la Curcuma.
Mescolate bene, dovete proprio “incaciare” la pasta sino a far apparire una sorta di cremina, se dovesse risultare troppo asciutta aggiungete un po’, ma davvero poco di brodo di cottura, mescolate e il mio piatto di pasta “incaciata” con i Broccoli alla Brontese è pronto da assaporare e da non dimenticare….
I miei consigli:
- Al posto delle Linguine potete mettere gli Spaghetti o Bucatini
- Se non avete la Curcuma o non la gradite, potete usare un pizzico di Zafferano